Questa mattina.
Ore 11:40
Aula studio ( si fa per dire !! )
Porta in vetro.Posso immaginare come si senta un pesce in un acquario.
La gente passa.Sbircia tra le fessure,credendo di non essere vista.Beata Ignoranza.
Socchiude di poco una delle ante.Infila la testa con circospezione,quasi intimorita all'idea di quanto potrebbe trovare.Poi,con l'aria delusa di chi non scorge ciò che cercava,o almeno nulla di così interessante da fissarne l'attenzione,se ne va.
E di nuovo risuona l'eco ovattata del nulla.
Sono seduta,a gambe tese,su un enorme tavolo in legno,scuro e massiccio.Praticamente identico a quello del sogno.Il mio respiro,calmo e regolare,l'unico rumore a spezzare il silenzio.
Sola.Perchè ho deciso di esserlo.
Serena.Di quella serenità che è figlia di scelte consapevoli,e consapevolmente volute.
Muri bianchi.Imbrattati di scritte rosse.Comuniste.Politicamente schierate.
Adoro la gente che sa prendere posizione.
Viva la democrazia ... "che a farle i complimenti ci vuole fantasia" ( Giorgio Gaber,copyright ).
Mi piace.Il colore dei suoi occhi.Blu.Come la cartellina in cartone del ragazzo ossuto che ora mi siede di fronte.
Voglia.Di baciarlo,l'uomo dalle mille e una risorse.Così.Come viene.Soltanto per vedere com'è.
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