sabato 31 gennaio 2009
Pagine e Momenti.
"Penso alla necessità e alle immagini che l'accompagnano.Al bisogno estremo,all'avidità del desiderio davanti al quale non abbiamo scelta : irrinunciabile,insostituibile,impossibile farne senza.
Le immagini di necessità che hanno accompagnato la mia Vita erano nessuna immagine,e prima di noi non sapevo cosa fosse la necessità.
Quanto grande potesse farsi l'Amore.
Credimi se dico che non è colpa di nessuno,che non sta alla scelta nè al carico che sei pronto a portare.
Siamo chiamati alla gioia per predestinazione.Al dolore per Destino.All'Amore per caso.
Questo ammutinamento è una grazia,la sola verità dell'anima,l'unica corrispondenza che riconoscerai importante voltandoti indietro.
Come le radici alla terra,alle ali il volo,la solitudine all'abbraccio".
"Prima di questo letto",di Stefania Piloni.
mercoledì 28 gennaio 2009
Musica attraverso ...
Sono stata in tanti luoghi.
Sono stata tante cose.
Ero precipizio.Strapiombo.Dirupo.
Ho urlato.Con la rabbia in gola.
Ho urlato.Fino a spaccarmi i polmoni.E la trachea.
"Io - voglio - volaaaaareeeeeeeeeee".
Finalmente mi sono sentita.
Ero preghiera."Padre nostro che sei nei cieli ... " perdona una figlia che non sa perdonare sè stessa.
Ero bosco.Ed ero Quercia.Ero Abete.E poi Cipresso.
Ero foglia.Ed ero ramo.Ero Autunno.E Primavera.
Ho visto mani.E un pianoforte.E tasti bianchi.E tasti neri.Ottantotto.Non puoi sbagliare.Ottantotto.
Il Mondo in ottantotto tasti.Tutto il Mondo in ottantotto tasti.
E dimmi come si fa a non sbagliare.E dimmi come si fa a non cadere.Tu insegnami come si fa a non sbagliare.Insegnami come si fa a non cadere.
Ero stanza.Ed ero vuota.Ero quadro alla parete.E fuoco acceso nel camino.
Ero pelle.Ed ero nuda.Ero specchio.Ed ero bella.Ero trucco sopra gli occhi.E rossetto sulle labbra.Ero acqua col sapone.Ero io.
Non posso essere.Non puoi essere.Non posso.Non puoi.Non.
Cosa siamo?
E crollano i piedistalli.Troni senza re.E senza più le regine.
Ero le mie mani.E le mie tasche.
Ero la mia croce.E i miei talenti.
Ero notte senza stelle.Ero luce un pò ignorante.
martedì 27 gennaio 2009
On Air.
" E il Tempo ti dirà
di starmi vicino ...
di continuare a cercare ...
finchè non ci sarà più niente da nascondere ...
E allora lascia le strade che ti fanno diventare
quel che non vuoi veramente essere.
Lascia le strade che ti fanno amare
chi non vuoi veramente amare.
Il Tempo mi ha detto
che è difficile trovare una come te.
Una cura tormentata
per una mente piena di problemi.
E il Tempo mi ha detto
di non chiedere di più ...
perchè un giorno il nostro oceano
troverà la sua riva".
Time Has Told Me,di Nick Drake.
Sposerò l'Uomo che me la dedicherà.
Cerco un Incontro che mi promuova alla mia altezza.
sabato 24 gennaio 2009
The Big Kahuna.
" Non preoccuparti del Futuro.Oppure preoccupatene sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della Vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente.Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fai una cosa ogni volta che sei spaventato : canta.
Non essere crudele col cuore degli altri.Non tollerare chi è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perdere tempo con l'invidia.A volte sei in testa.Altre volte resti indietro.
La corsa è lunga.E alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi.Scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente,dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore.Butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua Vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro Vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia.
Quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai.O forse no.
Forse avrai dei figli.O forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada non congratularti troppo con te stesso,ma non rimproverarti neanche : le tue scelte sono scommesse.Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo.Usalo in tutti i modi che puoi.Senza paura.E senza temere quello che pensa la gente.E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla.
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni.Anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza : ti faranno sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori.Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli.Sono il migliore legame con il Passato,e quelli che più probabilmente si prenderanno cura di te in Futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono.Ma alcuni,i più preziosi,rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche,e gli stili di Vita.Perchè più diventi vecchio,più avrai bisogno della gente che conoscevi da giovane.
Vivi New York per un pò,ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un pò,ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci con i capelli.Se no,quando avrai quarant'anni,sembreranno quelli di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare i consigli,ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il Passato dal dimenticatoio.Ripulirlo.Passare la vernice sulle pareti più brutte.Riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio.Per questa volta".
giovedì 22 gennaio 2009
Se non avessi un domani,che cosa faresti oggi?
Fumerei la pipa.Mi ubriacherei di vino rosso e di speranza.
"Vivrei cosciente della meravigliosa certezza delle trasformazioni.Dell'inizio inevitabile.E della necessaria fine.
Del sereno mistero che delimita lo spazio tra le tenere domande della Vita,e la definitiva risposta della Morte".
Pianterei un albero.Perchè i figli del Domani possano ripararsi alla sua ombra,e tra le sue radici,stringendo tra le mani un libro di Gibran.
Farei il bagno in una fontana ... "Marcello come here".Dormirei sotto le stelle.Mangerei chili di cioccolato bianco.Canterei a squarciagola quella vecchia canzone che fa : "Show must go on".E suonerebbe paradossale.E appunto per questo mi piacerebbe.
Parlerei con un mendicante,e scoprirei che la Vita è breve e fragile,ma la dignità ed il coraggio le conferiscono una vitalità che ci aiuta a sopportare i suoi inganni,e le sventure.
Abbandoneri i progetti di vendetta.Brucerei l'inventario delle perdite,senza rinunciare però al godurioso "giro dei vaffanculo".
Direi alle persone che amo che le amo.Direi alle persone che odio che le odio.Chiederei ad un amico : "Come stai?" ,e ne ascolterei davvero la risposta.
Saprei che la paura smarrisce la coscienza.E ci rende vigliacchi.Scaverei tra le mie tasche,e tra quelle pieghe troverei il coraggio di dirti : " Tengo stretta l'idea di Te,pur sapendo che appartieni ad altre mani.Perdonami se puoi".
Farei l'Amore.Ancora.Ancora.E ancora.
venerdì 16 gennaio 2009
Crescendo e cercando ...
"Poi non è che la Vita vada come tu la immagini.Fa la sua strada.E tu la tua.E non sono la stessa strada.
Così ... io non è che volevo essere felice.Questo no.
Volevo ... salvarmi.Ecco.Salvarmi.
Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare : dalla parte dei desideri.
Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente:il dovere,l'onestà,essere buoni,essere giusti.
No.Sono i desideri che salvano.Sono l'unica cosa vera.Tu stai con loro,e ti salverai.
Però,troppo tardi l'ho capito.
Se le dai tempo,alla Vita,lei si rigira in un modo strano,inesorabile.E tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male.
E' lì che salta tutto.Non c'è verso di scappare.Più ti agiti,più si ingarbuglia la rete.Più ti ribelli,più ti ferisci.Non se ne esce.
Quando era troppo tardi io ho iniziato a desiderare.Con tutta la forza che avevo.Mi sono fatto tanto di quel male che non puoi nemmeno immaginare".
Da : Oceano Mare,di Alessandro Baricco.
Perchè l'Amore non è senso del dovere,o della responsabilità.Non è un debito da saldare.Non regala crediti.Non accetta sconti.
L'Amore è follia.E' treno sotto la pelle.Cuore a mille.Variabile impazzita,che arriva a sconvolgere l'ordine perfetto di giorni sempre uguali.Qualcosa per cui avevi usato la parola "mai".
Così ... io non è che volevo essere felice.Questo no.
Volevo ... salvarmi.Ecco.Salvarmi.
Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare : dalla parte dei desideri.
Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente:il dovere,l'onestà,essere buoni,essere giusti.
No.Sono i desideri che salvano.Sono l'unica cosa vera.Tu stai con loro,e ti salverai.
Però,troppo tardi l'ho capito.
Se le dai tempo,alla Vita,lei si rigira in un modo strano,inesorabile.E tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male.
E' lì che salta tutto.Non c'è verso di scappare.Più ti agiti,più si ingarbuglia la rete.Più ti ribelli,più ti ferisci.Non se ne esce.
Quando era troppo tardi io ho iniziato a desiderare.Con tutta la forza che avevo.Mi sono fatto tanto di quel male che non puoi nemmeno immaginare".
Da : Oceano Mare,di Alessandro Baricco.
Perchè l'Amore non è senso del dovere,o della responsabilità.Non è un debito da saldare.Non regala crediti.Non accetta sconti.
L'Amore è follia.E' treno sotto la pelle.Cuore a mille.Variabile impazzita,che arriva a sconvolgere l'ordine perfetto di giorni sempre uguali.Qualcosa per cui avevi usato la parola "mai".
giovedì 8 gennaio 2009
Scelgo di scegliere.
Scelgo di non cercare.Di non dire.Di non pensare.
Scelgo di non volere.Non rincorrere.Non trovare.
Scelgo di non accontentarmi.Scelgo il Tempo di capire.Di conoscere.E scoprire.
Scelgo l'inganno di un giorno alla quotidianità assassina degli anni.Scelgo la follia e non la ragione.Scelgo il buio invece delle stelle.Scelgo le cose che non posso avere.Le paure che non so vincere.Le sfide che non so affrontare.Scelgo gli errori di Oggi.E li preferisco alle verità di Domani.
Scelgo le mie mani.E le mie tasche.L'oppio dei miei anni.Scelgo di correre lontano.Nella terra di nessuno.Baluardo di un Paradiso senza nome,morto prima ancora che l'umana sorte potesse contemplarlo.
Vorrei essere certa di non aver capito male.Vorrei convincermi che non sia stata la mia mente a partorire circostanze e situazioni.Vorrei toccarne la concretezza con le dita.Vorrei non sentirmi in colpa.Vorrei non avere pensieri da mettere alla gogna.Vorrei non dover processare le mie voglie.O almeno assolverle come innocenti.Anche presunte tali andrebbe bene.
Vorrei non avesse negato.Vorrei non avesse sminuito.Vorrei non avesse idealizzato.Vorrei non essermi illusa senza,in verità,illudermi.
Vorrei capire con esattezza cosa sto scrivendo.
- " Signor Destino,mi scuso sentitamente per il disturbo.Ma vede ... lei capisce ... ci sono domande che anelano risposte.Pensieri che sono come spilli.Se ne stanno appollaiati sotto i cuscini,di notte,e non ti lasciano dormire.Tu provi a chiudere gli occhi,e quelli : zac !! Ti pigliano.E ti fottono.
Dunque,mi chiedevo : E' sicuro di aver fatto un buon lavoro?Cioè ... voglio dire ... si ecco,voglio dire ... le Nostre strade - suvvia,non mi faccia fare nomi - è proprio certo che dovessero incrociarsi?
Se è vero che le coincidenze non esistono.Se è vero,come è vero,che nulla accade per caso ... perchè mai,allora,la Vita mia aveva appuntamento con la sua?"
Chissà poi cosa mi risponderebbe.
Forse il Destino è un'emerita stronzata.Oppure stavolta ha preso una svista.Poverino pure lui.Cercate di capirlo.Dopottutto è sulla piazza da migliaia di anni.Costretto a vigilare,sorvegliare,far coincidere,incastrare,sovvertire,riordinare.
Altrimenti perchè Qualcuno avrebbe scelto di percorrere sentieri che da me si allontanano?
Siamo il frutto delle scelte che facciamo.
Siamo ciò che scegliamo di essere.
Siamo ciò che non riusciremo a diventare.
Viviamo di tacite aspettative.Segreti rancori.Sogni rubati.Manifesti dolori.Estorte felicità.
Vado.E cambio le mie stelle.
Fatalità.Tu sei Puttana o sei Re.
mercoledì 7 gennaio 2009
Ieri
una Persona
mi ha detto :
"Gli attori della politica hanno determinato un allontanamento della politica stessa dalla gente".
C'è qualcosa di estremamente poetico e tremendamente realista in queste sue parole.Come a dire che l'alternativa siamo Noi.
E che buffo paradosso il mio.Pensare che realismo e poesia possano davvero andare insieme.
Capisco che viviamo in un Mondo,un pezzo di Mondo,che è solo macerie.Figlio bastardo di una Vita-non-Vita che apre le cosce a chi sa defraudarla e svuotarla di senso.
I potenti.
Gente.Che finge di sapere.Di capire.Di volere.
Idee chiare.Chiari modi di agire.Di spingere.Di soffrire.
C'è chi lotta per un sogno che non è il suo.Perchè?
Basta,direi.Vorrei.
Ad un governo di Baroni e Baronesse.
Ad una Politica che è solo stipendificio.Parentelismo.Odio di partito.Vacua apparenza.
Alla casta.All'elitè.Ai burattini.Ai burattinai.Alle bambole di pezza.
Ad un governo di vallette e ballerine.
Ai diritti negati.Violati.Stuprati.
Alle prese per il culo mascherate da riforme.
All'infausta,e troppo a lungo venerata,"Banca dei Favori".
Alla totale assenza di meritocrazia.
Alla disuguaglianza.Alla discriminazione.Al razzismo.Allo sfruttamento.
Alla finta Democrazia.
All'incertezza di un Domani,che non sarà per tutti.
"Siamo noi i veri paesi.Non le frontiere tracciate sulle mappe,con i nomi di uomini potenti".
una Persona
mi ha detto :
"Gli attori della politica hanno determinato un allontanamento della politica stessa dalla gente".
C'è qualcosa di estremamente poetico e tremendamente realista in queste sue parole.Come a dire che l'alternativa siamo Noi.
E che buffo paradosso il mio.Pensare che realismo e poesia possano davvero andare insieme.
Capisco che viviamo in un Mondo,un pezzo di Mondo,che è solo macerie.Figlio bastardo di una Vita-non-Vita che apre le cosce a chi sa defraudarla e svuotarla di senso.
I potenti.
Gente.Che finge di sapere.Di capire.Di volere.
Idee chiare.Chiari modi di agire.Di spingere.Di soffrire.
C'è chi lotta per un sogno che non è il suo.Perchè?
Basta,direi.Vorrei.
Ad un governo di Baroni e Baronesse.
Ad una Politica che è solo stipendificio.Parentelismo.Odio di partito.Vacua apparenza.
Alla casta.All'elitè.Ai burattini.Ai burattinai.Alle bambole di pezza.
Ad un governo di vallette e ballerine.
Ai diritti negati.Violati.Stuprati.
Alle prese per il culo mascherate da riforme.
All'infausta,e troppo a lungo venerata,"Banca dei Favori".
Alla totale assenza di meritocrazia.
Alla disuguaglianza.Alla discriminazione.Al razzismo.Allo sfruttamento.
Alla finta Democrazia.
All'incertezza di un Domani,che non sarà per tutti.
"Siamo noi i veri paesi.Non le frontiere tracciate sulle mappe,con i nomi di uomini potenti".
lunedì 5 gennaio 2009
Buongiorno a tutti.
Agli amici di ieri.A quelli di oggi.Agli amici di sempre.
Alle giovani paure.Alle nostre sovrastrutture.
Ai cappotti vecchi.E logori.Di quelli che stringono all'altezza delle spalle ...
- "Oddio ... sono ingrassata ?? "
- "No.Sei cresciuta."
- "Fiuuuu ... grazie vocina."
Alle perle in una collana.
Agli occhi incrociati una volta e mai più rivisti.
Agli ossimori.Agli origami.Fiori di carta.
Al profumo di menta.
Alle dita di mia madre che,tenere,mi accarezzano i capelli,oggi che ho la febbre.
A Parigi.Chicago.San Francisco.Un giorno sarò lì,dove vorrei essere.
Ai libri che ti parleranno di me.Se saprai leggerli.Se vorrai farlo.
A ciò che ho scelto di non scegliere.
A Dio.Che magari è una bambina nera lesbica.
Buongiorno Mondo.La tua Anto a rapporto.
venerdì 2 gennaio 2009
Un libro,una storia.La mia.
"A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri.Stanno su per anni,poi senza che accada nulla,ma nulla dico,fran,giù,cadono.
Stanno lì attaccati al chiodo,nessuno gli fa niente,ma loro ad un certo punto,fran,cadono giù,come sassi.
Nel silenzio più assoluto,con tutto immobile intorno,non una mosca che vola,e loro,fran.
Non c'è una ragione.Perchè proprio in quell'istante?Non si sa.Fran.Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più?C'ha un'anima,anche lui,poveretto?Prende delle decisioni?
Ne ha discusso a lungo col quadro,erano incerti sul da farsi,ne parlavano tutte le sere,da anni,poi hanno deciso una data,un'ora,un minuto,un istante,è quello,fran.
O lo sapevano già dall'inizio,i due,era già tutto combinato,guarda io mollo tutto fra sette anni,per me va bene,okay allora intesi per il 13 Maggio,okay,verso le sei,facciamo le sei meno un quarto:fran.
Non si capisce.E' una di quelle cose che è meglio se non ci pensi,se no ci esci matto.
Quando cade un quadro.
Quando ti svegli,un mattino,e non la ami più.
Quando apri il giornale e leggi è scoppiata la guerra.
Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui.
Quando ti guardi allo specchio,e ti accorgi che sei vecchio."
Da : Novecento,di Alessandro Baricco.
Perchè ci sono volte in cui dirsi "Addio" diventa necessario.
Altre volte,invece,un "Addio" è solo un "Arrivederci",travestito da fine.
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