mercoledì 29 settembre 2010
Momenti di buffa quotidianità.
Domenica pomeriggio.
Mia madre: " Anto, ma perchè non ti fidanzi? Non hai nessun ragazzo che ti corteggia?? "
Io: " No, mamma. Il problema è proprio questo. Ne ho fin troppi di ragazzi che mi corteggiano. E più loro mi corteggiano, più io imparo a conoscerli. Più li conosco, più mi accorgo di quanto stronzi sanno essere gli uomini ... e allora mi passa la voglia di fidanzarmi " ...
Lunedì pomeriggio.
Il bambino di otto anni, cui faccio il doposcuola: " Anto, cosa significa Coppia Aperta?? "
Io: " Ehmm ... ehmmmm ... significa che uno stronzo sta contemporaneamente con più stronze. O viceversa " ...
Stesso pomeriggio.
Stesso bambino: " Anto, ci sono certe signore che fanno la pancia senza essere sposate " ...
Io: " Saranno ingrassate O.o "
giovedì 23 settembre 2010
" E' forse chiedere troppo desiderare un uomo decente?
Non sto parlando di un neurochirurgo esageratamente bello, sensibile, fedele, ben dotato, ricco e generoso. Mi accontenterei di uno che quando dice "ti chiamo" lo faccia entro l'anno. Uno che non si faccia venire un'ischemia quando deve pagare il conto, che non sia sposato, alcolista, ladro, bipolare o bugiardo patologico ..."
Da "S.o.s amore", di Federica Bosco.
Cercherò sulle pagine gialle, alla voce "Apprendista stregone".
sabato 11 settembre 2010
Certe cose non tornano più.
Pomeriggi di sole, e di stanze fuori dal Mondo. Crostate alla frutta, e crema pasticcera. Bello l'aroma di limone.
Pomeriggi di tramonti spettacolari su improbabili scenari cittadini. Perchè la bellezza è un miracolo. Cresce e si rivela nell'attimo.
Pomeriggi di canzoni accennate, motivetti fischiettati, pizze al taglio, birra ghiacchiata.
E poi le pareti colorate, le stampe londinesi, la foccaccia, la cocacola light, i sottobicchieri. Il sottobicchiere.
Pomeriggi che sanno di acqua salata. E di ville sul mare. Gelato alla stracciatella. E gioie rubate.
Pomeriggi che non ritorneranno.
Pomeriggi vissuti.
giovedì 2 settembre 2010
Pensieri settembrini.
Voglio il freddo.
E i maglioncini di filo. Colorati.
Voglio la cioccolata calda. E l'amore sotto le coperte.
Voglio un buon libro. Una tazza di caffè nero bollente.
La cenere di un camino.
Voglio "il silenzio delle cose vere in un Mondo difficile".
- "Vuoi l'inverno?"
- "Si".
- "Posso far parte del tuo inverno?"
- " ... se vuoi".
Momenti di involontaria poesia.
Ho visto gente rinunciare all'altra metà della mela, ed accontentarsi di uno spicchio. Io, voglio un Amore che sia all'altezza dei miei sogni.
E i maglioncini di filo. Colorati.
Voglio la cioccolata calda. E l'amore sotto le coperte.
Voglio un buon libro. Una tazza di caffè nero bollente.
La cenere di un camino.
Voglio "il silenzio delle cose vere in un Mondo difficile".
- "Vuoi l'inverno?"
- "Si".
- "Posso far parte del tuo inverno?"
- " ... se vuoi".
Momenti di involontaria poesia.
Ho visto gente rinunciare all'altra metà della mela, ed accontentarsi di uno spicchio. Io, voglio un Amore che sia all'altezza dei miei sogni.
venerdì 2 luglio 2010

... da piccola, ero una bambina atipica. E, crescendo, sono diventata una donna atipica. O almeno mi piace pensarlo.
Adoravo Ariel, la sirenetta, ma speravo fosse Eric a diventare un mezzo-pesce, invece di vedere lei trasformata in una banalissima bipede umana.
Tifavo per la strega di Biancaneve, ed i nanetti che picconavano in miniera mi insegnavano quel concetto di proletariato che poi, anni dopo, ho compreso davvero.
Pregavo che Cenerentola si spaccasse le gambe, correndo giù per le scale. E che la Bestia mangiasse a morsi Bella.
Purtroppo mi sono dovuta arrendere allo stucchevole romanticismo di quella buffa utopia che chiamano "lieto fine". Così mamma mi metteva il valium nella bottiglina, invece del latte, e mi cantava "Bella ciao", invece della ninna nanna.
Poi, per fortuna, è arrivato Tim Burton. Ed allora, finalmente, sono rinata.
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