mercoledì 6 aprile 2011

Quanto grandi eravamo da piccoli?

Io, da piccola, volevo fare la scrittrice. La giornalista. L'inviata di guerra. La volontaria in Africa. La Zingara e la Santa.
Volevo fare la cercatrice d'oro. La cow girl e l'astronauta. La pasticciera. Il pilota di formula uno. E giocare a pallavolo con Mila e Shiro.
Io, da piccola, volevo fare la principessa. E un po' pure la strega. La danzatrice del ventre, e l'equilibrista. Sul filo di seta. Con una rosa tra le mani, e il passo delicato delle ballerine.
Da piccola, volevo dare il mio nome ad una stella. Comprare una casa in ogni continente del Mondo. Avere tutti i libri che l'umana arte abbia avuto in sorte di concepire. E stiparli, stretti stretti, in una libreria, alta fino al soffitto, che assomigliasse a quella di un vecchio cartone Disney, "La bella e la bestia".

Da grande, ho capito che molti sogni non si realizzano. Se ne stanno accoccolati, accatastati, ammucchiati, senza una logica precisa, in un cassetto che porta la scritta: " Poteva essere e non è stato? ... ecchisenefrega!! "
Capita che la polvere del tempo li vesta, e li nasconda. Capita che un giorno, un po' per gioco, un po' per caso, tu decida di tirare un bel respiro, e poi soffiarci sopra. Come per gonfiare un palloncino. Ed allora, ti accorgi che, alcuni di essi, hanno conservato l'antica luce. Quella luce che solo due occhi di bambina sanno cogliere.

I sogni che non si realizzano raccontano le nostre storie. E dico storie perché, ognuno di noi, se ne porta dentro più di una.
C'è una storia scritta, ed una taciuta. Una storia vissuta. Ed un'altra solo sognata. C'è una storia crollata, ed una ricostruita.
Ci sono sentieri, macerie, salite e discese. Arcobaleni che narrano leggende. E nuvole che ammantano il sole.
Ci sono scelte che abbiamo fatto, e decisioni che non abbiamo saputo prendere. Dadi lanciati. Mani fortunate. Partite vinte. Rivincite sudate.
Ci sono treni in corsa, sui quali siamo saltati. E viaggi, che mai abbiamo compiuto.
Ci sono attese. E ritorni. Muri da scavalcare. Muri da sfondare. Alcuni, semplicemente, da ignorare.
Ci sono partenze. E ri-partenze.
"Domani è un altro giorno. Domani andrà meglio. Domani ci riporovo. Ricomincio da zero. Ricomincio da me."
Non ci sono mai arrivi. Né destinazioni definitive.
La Vita è una serie infinita di inizi ostinati, e fallimenti multipli. Gioie infrasettimanali, e sfide quotidiane.

Ma nessuna storia è davvero degna di essere raccontata se non c'è nessuno disposto ad ascoltarla. E condividerla.

17 commenti:

Ady ha detto...

quante volte abbiamo detto:"oggi è il primo giorno della mia nuova viita?". Bisognerebbe vivere come se ogni nuovo giorno fosse il primo e non come se fosse l'ultimo, i sogni le sperazne, le illusioni del primo giorno sono linfa vitale. post superlativo, come sempre...

Valentina ha detto...

E la vita a volte è fatta d'incontri con persone che sanno ascoltare e persone che fingono di ascoltare, persone che amano condividere per il semplice gusto di assaporare le emozioni degli altri e persone che condividono solo per colpire quando meno ce lo aspettiamo. In certi casi ci sentiamo delusi e traditi ma quando incontriamo chi ci ascolta con il cuore allora c'è uno scambio di emozioni che ci arricchisce e ci rende migliori.
Ti abbraccio!!!!

Blog Surfer ha detto...

buon viaggio.

[ e quando diventerai pasticcera e ballerina del ventre avvisami che' vorra' dire che sei diventata la mia donna ideale :) ]

Blog Surfer ha detto...

se sai fare i baba' al rum ricoperti di golosa crema allora sei perfetta.
(io c'ho provato ma non mi riescono...)

Anonimo ha detto...

Io da piccola avrei voluto fare un sacco di cose,ma ancora adesso non scherzo e poi i sogni sono la cosa più bella al mondo perchè se non hai quelli non vale la pena alzarsi la mattina...e certo sarebbe anche bello trovare qualcuno con cui condividerli ;)
Un abbraccio

Marzia_ ha detto...

Ci voleva leggere queste parole stasera: grazie.

Eva ha detto...

Che belle parole, bellissime.
Mi colpiscono più di quanto immagini.
Mi piace l'immagine che un domani, vicino o lontano che sia, sarà forse possibile soffiare via come se fossero polvere secca tutte quelle cose, quei sentimenti, quelle sensazioni che oggi sono vernice fresca che fatica ad asciugarsi.

marianna franchi ha detto...

Ne ho fatti tanti di sogni, ma proprio tanti, il brutto è che poi si deve affrontare la realtà e ti accorgi di quant'è amara la vita. Non ti parlo di sogni impossibili. Ne ho uno a cuore e sto dando tutta me stessa affinchè possa concretizzarsi... è dura! Ma stavolta voglio crederci.... bellissimo post e ti ringrazio per averlo condiviso perchè mi ha fatto riflettere! Un abbraccio

giardigno65 ha detto...

verissimo

Anonimo ha detto...

Ciao, le tue parole descrivono benissimo il mio passato di bambina e la mia delusione di adulta...il tempo corre inesorabilmente...parte dei miei sogni emanano ancora un flebile bagliore di speranza ma mi accorgo che una sola vita non basta...

Blue G. ha detto...

che dire cara Antonia, in rientro da Milano dopo due giorni senza il tuo blog sono corsa ad accendere il mio stanco Mac Bianco....

ci sono storie che meritano di essere raccontate e rimarranno con te per sempre...

ti seguo

BLue

www.aspassoconblue.com

Alessia300883 ha detto...

torno su questo blog dopo 2 anni di assenza o quasi, e rimango assolutamente rapita dalle tue parole e da come calzino perfettamente sulla mia pelle... complimenti antonia...
un bacio grande
alessia300883

Anonimo ha detto...

Si vero, e la vita è una continua crescita.. una gara con se stessi. E a volte è difficile!

Soffio ha detto...

Però....comunque le storie, almeno a noi dobbiamo raccontarcele, intanto a noi, così possiamo godercele ma anche smitizzarle, e magari ci possiamo anche giocare con le nostre storie.

Unknown ha detto...

bellissime parole , in genere non mi soffermo a leggere tutti i post pubblicati , ma questo mi ha proprio preso :)
Brava

Cilions ha detto...

molto bella...

Aleja B. ha detto...

continuo a dirlo e ripeterlo, amo ogni singola parola che scrivi, pura poesia.