martedì 19 aprile 2011

Cuori o Picche?

Una volta, se ti piaceva un ragazzo, dovevi avvicinarlo, guardarlo negli occhi, e dirglielo. Con tutto l'imbarazzo che ne conseguiva. E ti mordevi il labbro inferiore. E giocherellavi con una ciocca di capelli. E nascondevi le mani in tasca, perché non si vedesse quanto forte ti tremassero, per l'emozione.
Oggi, clicchi "mi piace" sotto una foto. E se altre dieci ragazze ti hanno preceduta, finisci col tuffarti nel calderone, diventando una delle tante.
Oggi, lo tagghi ( e, fidatevi, il verbo taggare neppure esiste. Io taggo, tu tagghi, egli tagga? ) in una nota, insieme ad altre persone di cui, in verità, non ti importa nulla ma che, in quel caso, ti parano il culo, e servono a non scoprire troppo il fianco, a fingere una disinvoltura che sei ben lontana dal provare.
Oggi, scrivi un messaggio allusivo in bacheca, nella speranza che lui lo legga. Posti una canzone, un cuoricino, uno smile. E, intanto, il contatto umano si perde nell'ologramma piatto del mondo cibernetico.

Questo post è per Te. Il commercialista col cuore inconsapevole di un poeta. Aspirante archeologo. Con l'elmetto in testa, ed una calcolatrice tra le mani.
Infinite volte, ho barattato il cuore con il cervello. Dal bisogno di non ferirsi nasce l'esigenza di difendersi. Ho stretto le mani a pugno, e le ho lasciate così troppo a lungo perché ricordassero come si fa a schiudersi, ad aprire il palmo, a mimare una carezza.
Eppure, con te, il meccanismo si inceppa. La meccanica delle emozioni controllate non funziona. Perché?
Tempo fa, lessi una frase che recitava, più o meno, così: "Non sai mai da quale parte arriverà il prossimo miracolo".
Ora, ammettiamo, per un attimo, che tu sia quel miracolo, o almeno la speranza, per me, di ritornare a "sentire". Sentire cosa, per adesso, non saprei dirlo con esattezza. Un friccicolio allo stomaco. Uno sfarfallio. Un battito in più. Un battito di troppo.
Dicevo, ammettendo che tu sia quel miracolo, hai scelto un modo sicuramente bizzarro di piombarmi addosso.
Non ti ho conosciuto al supermercato, alla prima di un film, ad una mostra d'arte, ad un aperitivo con gli amici, in un locale, in una discoteca, in un bar, in un buco qualsiasi in questo sputo di città.
Non ho tamponato la tua auto in retromarcia. Non eri seduto accanto a me, in treno, tornando a casa dall'università. Non ti ho incontrato in un negozio, mentre mi improvvisavo modella e compravo un abito. O in una libreria, scegliendo un libro.
Sono inciampata in te, e nel tuo mondo, attraverso la scatola nera di un computer. Come un'illusionista, che tira fuori un coniglio dal cilindro. Invece, a sto giro, dal cilindro della vita sei venuto fuori tu.

C'è un decalogo, una guida, un ricettario, per cui un'emozione debba percorrere sentieri già tracciati, conosciuti, preordinati? Non è forse vero che le cose più belle si rivelano in modi inconsueti? Un rapporto umano che nasce tra megabyte, password ed indirizzi mail, non è degno di essere considerato tale?

E non conosci l'oro liquido dei miei occhi, quando guardano il sole. E non sai che sposto i capelli sulla spalla destra, quando sono nervosa. Mi mordo l'angolo sinistro del labbro inferiore, quando sono emozionata, o sto per piangere. Non sai che ho una voglia di caffè a forma di cuore e, mi racconta mamma, una di fragola dietro il collo. Odio il rumore, le calze smagliate, i puffi e i finali scontati. Amo cucinare, dipingere e cantare. Non sai che ho imparato a pattinare prima ancora di camminare. Ho quasi dimenticato come si fa ad andare in bicicletta. Vorrei diventare campionessa di salto sulle molle, avere tre figli, e un tavolo da biliardo. Adoro il vino rosso ( e questo lo sai ), le patatine e le lunghe passeggiate a piedi. Non so mettere insieme due parole in inglese, ma con quelle in italiano vado forte. Tutto ciò che è finanza ed economia rappresenta l'equivalente di una martellata su un dito. Non sai che amo le foto, purché non sia io il soggetto. Guardare le persone di profilo, e risolvere i cruciverba il sabato notte.

Però, sai che mi piaci. E, da quando lo sai, mi eviti come la peste. Ed io so di piacere a te. Almeno un po'.
Capisco che il mondo, fuori dalla scatola nera, abbia mille attrattive, e sembri reale nella sua immediata percettibilità. Ma sono reale anch'io, sai? Sono reali le mie dita, che picchiettano veloce sui tasti, per tradurre in parole i pensieri. Sono reali le nostre conversazioni notturne, le confidenze, i segreti, le ansie, le paure, le aspettative che ci siamo reciprocamente raccontati, sentendo di poterci fidare istintivamente l'uno dell'altra. E' reale persino la gelosia che mi chiude lo stomaco quando mi accorgo che mille occhi di donna ti si posano addosso e che, oggi, una in particolare abita i tuoi pensieri. E non sono io.
Tuttavia, è forse troppo chiedere una possibilità? La possibilità di traslare nella realtà certe sensazioni? Magari ti accorgi che mi sbrodolo mentre mangio il gelato, ho la voce di un'oca strozzata, e l'eleganza di una testugine del Burundi. O magari no. Magari ti si apre un mondo.
Sarebbe così peccaminoso, e compromettente, un caffè insieme?

C'è una canzone che dice: "Ti scrivo in una camera, nella semioscurità. Da qui posso commuovermi, di nascosto al mondo, al quale ormai mi sento estranea nel profondo. L'immenso e il suo contrario sono luoghi del mio cuore".
Ci ho messo quasi tre giorni per scrivere questa pagina. Io, che sono così brava ad infilare una parola dietro l'altra, le parole, stavolta, non le trovavo.
Forse qualcuno mi dirà che sbaglio ad espormi così tanto. "Certe cose le fanno gli uomini. Le donne devono aspettare e lasciarsi corteggiare". Ma, a me sembra di aver vissuto buona parte della mia vita in attesa.
Oggi, mi alleggerisco il cuore. E corro un rischio.

20 commenti:

mari ha detto...

Sei coraggiosa e di una delicatezza al mou nel trascrivere le tue sensazioni..Molto spesso è inutile rimanere in stand by . Mari

Simona Giorgino ha detto...

Fai bene a "correre un rischio". E quando si tratta d'amore, non è quasi mai un rischio. Infondo così si impara.
Ci tenevo inoltre a dirti che le occasioni possono anche capitare attraverso quella "scatola nera" di un computer. Io e il mio compagno con cui convivo ci siamo conosciuti così ;).
Va beh, poi abbiamo scoperto che abitavamo a dieci minuti di distanza, ma questo è un dettaglio! :)

Un sorriso.

Valentina ha detto...

Che bel post, davvero!!!Sono sempre stata dell'idea che meglio il rimorso di aver agito e aver sbagliato che il rimpianto di non averci nemmeno provato, soprattutto in amore. In qualunque modo dovessero andare le cose tu avrai fatto quanto in tuo potere per realizzarle. Poi bisognerebbe essere un pò fataliste: le cose vanno come devono andare e comunque andranno sarà la cosa giusta. Ti abbraccio!!!!

Eva ha detto...

Come mi piace questo post.
No, non esiste una tipologia standard di incontro/scontro.
Per fortuna.
Per fortuna perchè questo ci garantisce l'illusione di poter sperare sempre che la vita ci stupisca. Baci

Anonimo ha detto...

Non ho mai amato perticolarmente i sentieri tracciati.. L'amore e le amicizie che sbocciano o si consolidano tramite internet, quasi le preferisco..Dietro ad un monitor,si riesce ad aprirsi più facilmente, a dire la verità e a non temere l'imbarazzo del faccia a faccia, quindi ben venga..
Cuore o picche dici? Puoi saperlo solo tu ...dipende da come la vedi...un asso di picche capovolto assomiglia ad un cuore...gustoso come una mela ..dato che ha anche il picciolo.. A presto, Artemisia

Unknown ha detto...

Post davvero coraggioso, chiaro, rivelatore, che non lascia praticamente nulla all'immaginazione se non il Suo nome...e decisamente STUPENDO.


http://unblogacasoilmio.blogspot.com

;Mel.© ha detto...

Quoto Artemisia e Alamuna! ;D
Se ti va passa anche da me, a presto. :)

Marta ha detto...

Io non credo ci sia chi deve fare la prima mossa.
Da donna non amo rincorrere ne esserlo, logico è che sapere d'essere rincorsa dà un senso di possesso e soprattutto di consapevolezza e sicurezza in noi stesse.
è bello ciò che scrivi e non credo ci sia nulla di male a far nascere qualcosa al di la di questo pc, da quale ti scrivo e dal quale hai scritto.
L'ultima parte è quella che più mi ha colpito, al di la del fatto che secondo me hai fatto bene ad "esporti" così.
Come dicevo prima non credo che l'uomo debba, per primo, fare qualcosa; anche perchè gli uomini spesso non fanno la prima mossa perchè sono un po' intimoriti da noi, non riescono a capirci, insomma siamo complesse non è una novità, molto più di loro.
Spesso mi capita con un caro amico di discutere di donne, di uomini, della grandiosità dell'essere donna, ma anche di quella d'essere uomo. Siamo duo mondi diversi per molti aspetti, ma molto più simili di quanto pensiamo.
Per cui ti dico, non c'è nulla di male nella tua "prima mossa" come non c'è nulla di male nel fatto che lui non la faccia...in ogni caso un caffè ci sta sempre!

p.s.
se ti dovesse andare di approfondire l'argomento uomo donna io ci sono, è un argomento che mi affascina, come avrai notato!

Redazione ha detto...

E' romanticissimo... Chi l'ha detto che internet non può essere romantico?

Ady ha detto...

mi stupisci ogni volta. il tuo modo di scrivere non è semplicemente bello, è cinvolgente, leggendo ho pensato unicamente che se avessero scritto per me una pagina come questa mi si sarebbe aperto il cuore, altro che 'una possibilità', ti merit molto di più.

Scix ha detto...

mamma che bellezza qst post...anch io mi sento dire spesso non esporti è l uomo che deve fare tutto..ma non ne sono stata mai capace..splendide parole e cm dice ady ma che possibilità meriti il meglio del meglio!!!devi essere una persona straordinaria. un abbraccio

JAENADA ha detto...

Lo so che autocitarsi è peccato mortale ma, come direbbe Montalbano, me ne catafotto: "L’impossibile equilibrio
tra istinto e strategia
naufraga dolente
in un altalena di schizofrenie.". E il sentimento amoroso è il culmine delle schizzofrenie. Tanto poi l'energia del sentimento prevale sempre sul calcolo e sui ruoli. Come dice una vecchia canzone napoletana, "L'ammore è facile, tutto o' difficile si addà succedere succedarrà", e se non "succedarrà" ci convinceremo presuntivamente che non abbiamo agito nel modo giusto, che se invece avessimo detto o fatto......Ma sono solo schiamazzi attorno a dinamiche che non governiamo.

Bel post, fighiuzza :)

Blue G. ha detto...

Cara Antonia,

che dire... ne abbiamo parlato molto di questa storia e delle emozioni che provocano in te...io ti dico solo che chi non ha rischiato non ha mai amato e allora rischia tesoro...con tutta te stessa e con tutte le forze che hai... rischia perche non c'è nulla per cui valga la pena di vivere se non per l'amore ....

da ti presento Joe Black

"amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: buttati a capofitto, trova qualcuno da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? Beh, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore. Perché la verità,, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente beh, equivale a non vivere. MA DEVI TENTARE PERCHE' SE NON HAI MAI TENTATO,NON HAI MAI VISSUTO."

ti seguo sempre

BLUE

www.aspassoconblue.com

Marzia_ ha detto...

Bellissimo post, che dirti...in bocca al lupo!!
Io incrocio le dita per te :)

!CE ha detto...

"...ho imparato a pattinare prima ancora di camminare. Ho quasi dimenticato come si fa ad andare in bicicletta." Quanto mi sento rappresentata da questa frase..
Scrivi delle parole meravigliose e hai una proofndità d'animo incredibile!
Fai bene a prendere posizione, fai bene ad esporti: hai coraggio e forza di volontà.. Basta con questa storiaccia della donna che si fa corteggiare!
Buona fortuna e grazie per il commento che mi hai lasciato: mi ha fatto molto piacere e soprattutto mi ha fatto piacere scoprire questo tuo spazio che da ora seguirò molto volentieri!

Anonimo ha detto...

Che bello quello che hai detto !!
Ed invidio molto il tuo coraggio nel buttarti in questo sentimento...non è da tutti perchè a volte la paura di ricevere una porta in faccia e l'esperienza passata ti bloccano con il rischio di perdere quello che potrebbe essere...
Ti auguro con tutto il cuore che questo tuo sogno si realizzi
Un abbraccio

Sere ha detto...

L'amore è buttarsi senza paura di cadere.
Tre anni fa ho dato il cuore ad un uomo che di tutta risposta mi ha detto "Non provo nulla per te, fosre sei solo un'amica, di certo non ho alcuna intenzione di cambiare la mia vita per una come te".
Lo ha detto,io l'ho guardato negli occhi e non gli ho creduto, dopo tre anni mi ha sposato.
Ci sono state occasioni in cui i miei occhi non sono riusciti a vedere abbastanza in fondo da percepire la verità e non ho potuto fare a meno di soffrire, ma oggi sono certa che se non mi fossi fidata di ciò che vedevo nel fondo di quegli occhi azzurri meravigliosi a dispetto di tutte le brutte parole, forse ora non sarei così felice.

Aleja B. ha detto...

ok , io ti amo. Mi sono letta moltissimo post tuoi e amo come scrivi , cosa pensi dell'amore oggi , cosa pensi riguardo a tutto e tutti. Ti seguo , ora e per sempre.

A volte comunque per le persone timide questi rapporti "facebookkiani" sono un bene, anche se si perde il contatto con la realtà ...

Sunshine ha detto...

anzi...forse solo internet può ormai essere romantico, il mondo quotidiano è troppo banale e mediocre per lasciare spazio all'amore...

come possono i principi azzurri coesistere con le bollette da pagare, la metropolitana zeppa di gente e casa da pulire???

mi ha detto...

ora non credo di essere il solo a voler sapere come finisce... ma soprattutto, questo foglio lui lo ha letto??