venerdì 17 dicembre 2010

A.

Alla mia mamma. Perché, quando le ho chiesto: "Ho visto una bellissima sciarpetta blu. Potresti comprarmela?", lei mi ha regalato anche un paio di guanti neri, e un baschetto alla francese. Che con i riccioli scuri ci sta bene."Te lo meriti" - ha aggiunto - "per tutte le cose che non chiedi".

Al mio papà. "Ti ricordi di quando eravamo bambini, e ti toccava girare come una trottola impazzita, fra infiniti negozi, affinchè, sotto l'albero, trovassimo proprio il giocattolo in cui speravamo?" ...
Le sue ginocchia restano ancora il posto più comodo su cui sedersi.

A mio fratello. Che mi fa spazio nel suo letto, ad una piazza, quando di notte ho gl'incubi, e faccio fatica a riaddormentarmi.

Ai nonni. Che hanno sempre una storia da raccontarti.

Agli amici. Compagni di giochi, e di sorrisi spontanei. E levatacce mattutine, viaggi in treno, lezioni universitarie, notti trascorse tra quaderni, appunti, matite colorate ed evidenziatori profumati. E la gioia per un esame andato bene, e la rabbia per quel professore stronzo, che inneggia all'eguaglianza, e insegna il pregiudizio. E poi la colazione insieme, ed insieme le sbronze. Ci ho messo 24 anni a capire che il vino e l'alcol non vanno mischiati. Le risate sottovoce. Le canzoni strimpellate nei cortei. Il ricordo di un amore bambino. Le giornate vissute. Le giornate da vivere.

A zio che se n'è andato. A Marco che l'ha seguito. Troppi fiori in cielo, e troppe bestie qui sulla terra.

Alle cicatrici. Che ci ricordano dove siamo stati, ma non devono determinare dove andremo.

A chi sa essere felice per ciò che ha, e non per quello che vorrebbe avere.

A chi non mi ha voluta. E poi mi ha trasformata nel suo maggior rimpianto. A chi mi ha avuta, e non mi rimpiange affatto.


Al Principe Azzurro. Al Principe Giallo. Al Principe Verde. A quello rosso, rosa e fucsia. Un principe a pois. Uno a stelle e strisce. Un principe a quadretti.
Sii il Principe Azzurro di te stessa. Salvati da sola.

A chi c'è.
A chi avrebbe voluto esserci, ma non ha potuto.
A chi avrebbe potuto esserci, ma non ha voluto.
A chi è rimasto. Nonostante tutto.
A chi ha trovato il coraggio di scegliere. A chi sceglie di non scegliere.
A chi ha paura. A chi lotta. A chi resiste.
A chi ancora ci crede. A chi ci ride su.
A chi mette un piede dietro l'altro. Perché "i grandi viaggi si cominciano col muovere un passo".
A chi odia le ovvietà decise dagli altri, parafrasando Sepulveda.
A chi abbassa la testa solo per allacciarsi le scarpe.
A chi sa aspettare. A chi è stanco di aspettare.
A chi: "Se c'è qualcosa di speciale, sotto questo cielo, passerà di qui, prima o poi".
A chi chiede scusa. A chi perdona. A chi non sa perdonare. Perché Gesù Cristo diceva: "Porgi l'altra guancia", ma anche Lui sapeva di averne due soltanto.

A chi ha bisogno di credere che qualcosa di straordinario possa accadere.

A chi ama.

22 commenti:

Lorenzo ha detto...

e a me?

Antonia Storace ha detto...

Anche a te :)

Un sorriso. Antonia.

RES ha detto...

a chi cerca di resistere...

Antonia Storace ha detto...

Il tentativo di resistere è già, di per sé, resistenza.


Un sorriso. Antonia.

monteamaro ha detto...

...E a te, che hai saputo rappresentare emozioni, ricordi, e speranze, che appartengono ad ognuno di noi... anche a me, grazie!

ValeTata ha detto...

E' bellissimo questo post! A te per le belle emozioni. Vale

Baol ha detto...

Mi piace la tua dedica alle cicatrici, hai ragione

Suze ha detto...

A te per aver scritto questo post stupendo.

Chiara ha detto...

Complimenti, da questo post si capisce che sei una persona molto sensibile... come pochi ormai!

Luigi ha detto...

all'Eterno, il cui universo di dolore io forse non capisco...

Clelia ha detto...

Potrei aggiungere
A chi ha deciso che arrivare alla meta e' una strada in salita ma che nonostante tutto ha deciso di percorrerla


Clelia

Antonia Storace ha detto...

Per Monteamaro: A te, che hai avuto la pazienza, e la voglia, di leggere ...


Per ValeTata: Un semplice, ma sentito, grazie :)


Per Baol: Devo averla letta da qualche parte, ma non riesco a ricordare dove. Mi è rimasta dentro.


Per Suze: Infinitamente grazie :)


Per Chiara: Ci provo, Chiara. Grazie per essere passata da queste parti :)


Per Luigi: Non sei il solo.


Per Clelia: E, allora, ha fatto una scelta coraggiosa.


Un sorriso. Antonia.

Blog Surfer ha detto...

non ti facevo cosi' altruista.
sei una cinica dei miei stivali ;))

Antonia Storace ha detto...

Sono un'altruista travestita da cinica :P


Un sorriso. Antonia.

Giuditta ha detto...

a chi come te mi ha fatto commuovere... per le tue dolci trasparenti parole... sei un incanto... ti ho trovata per caso... ma il tuo blog è un vulcano di emozioni, sensazioni bellissime.. complimenti.. continua cosi... www.giudittajustfashion.blogspot.com

Anonimo ha detto...

bello :)

Antonia Storace ha detto...

Per Giuditta: Non so che dire. E' sempre un'emozione sapere di riuscire ad "emozionare" ( perdona il gioco di parole ) chi mi legge. Grazie, con tutto il cuore, per le tue bellissime parole.


Per Rori: Thanks ;)

Valentina ha detto...

Grazie per questo post bellissimo, emozionante e vero, soprattutto vero. Hai saputo trasmettere con queste parole quello che vorrei dire, quello che sento e che mi fa male.....aggiungo: a chi ci crede, a chi ci crederà sempre qualunque cosa accada.
Grazie.

Antonia Storace ha detto...

Grazie a Te, Valentina. Perché le tue parole sono vere quanto, e forse più, delle mie.

Il dolore ci rende più umani. Gandhi diceva: "Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l'azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince."

Un sorriso. Antonia.

Anna De Simone ha detto...

commuovente

Antonia Storace ha detto...

... :)

Anonimo ha detto...

bellissimo!!! sono approdata a questo blog per caso... ma grazie per questi tuoi pensieri!!! ti seguirò volentieri!