domenica 29 novembre 2009
Musica che m'accompagna.La prendo dal blog di Jaenada.Gli U2 cantano October.Siamo al finire di Novembre.Il Tempo è un concetto relativo.
La Mannoia li scalza.E recità così : "Piovono petali di girasole sulla ferocia dell'assenza.La solitudine non ha odore,ed il coraggio è un'antica danza.Tu segui i passi di questo aspettare,tu segui il senso del tuo cercare".
Venerdì sera.Napoli.Piazzetta San Pasquale.Traffico di Mergellina.Il mare.La birra.I taralli caldi.Che la felicità è fatta di cose semplici.
Poco più tardi.Piazza del Gesù.Centro sociale.Improvvisati dipinti spiaccicati sui muri.Anche l'arte è un concetto relativo.
Strisce di coca.Sesso rubato.La Maria profuma.
Ognuno vive la Vita come preferisce.Chi sono io per giudicare?Ci vuole coraggio anche per distruggersi.
Ho assaggiato vodka a pesca e lemon.Io sono astemia.Però era buono.Ho vinto un tabù.Mi sono concessa una piccola trasgressione.
K'est è.Musica a palla.Detesto il rumore.Ma c'ero dentro.Non volevo pensare.
Brulichio di braccia e gambe e bocche e chiacchiere e risate.Percussionisti allucinati.Giovane arena politica allestita al momento.Carino il barman.
Ho indossato un foulard blu,a mò di kefia.Faceva molto comunista neomelodica.E' proprio vero che il sangue si mastica ma non si sputa.
La Vita è fatta di realtà che non conosci,di alcune che non capisci,e di altre ancora,che non condividi.
Pensavo agli atomi.Hanno un nucleo centrale,fatto di neutroni e protoni.Ed una serie di piccole orbite circostanti,rivestite da elettroni,che quindi occupano la parte più esterna della struttura atomica.Ora,gli elettroni respingono altri elettroni,avendo la stessa carica elettrica.Motivo per il quale un atomo non tocca mai un altro atomo.La materia non tocca mai altra materia.Dunque se un uomo e una donna scopano,in realtà neanche si stanno sfiorando.
E' ufficiale.Sto impazzendo.
mercoledì 18 novembre 2009
Messaggio.In una bottiglia.Che la marea se la porta via.E strappa a me un pezzo di me.L'anima a brandelli.L'anima tra i denti.
Ho capito,ormai,che rinunciare a sè stessi,non amarsi,"è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia.Tutti gli altri,poi,sono sbagliati di conseguenza".
Il silenzio è una lama tagliente.E' lo spiffero d'aria che si insinua,traditore,dalla finestra semiaperta,e ti obbliga a coprirti,un pò di più,un pò più forte.E' il sacerdote cui confessi i tuoi peccati,nella speranza di un'assoluzione che,in verità,lui non potrà darti,poichè,prima,è necessario che tu perdoni te stessa.
Da piccola sedevo lungo il ciglio della strada,con il mento tra le mani e i gomiti poggiati alle ginocchia.Desideravo una bicicletta colorata,ed una strada dritta,nuova,liscia,asfaltata.
La bicicletta l'ho avuta.Era verde e rosa.Bella,bellissima,scintillante.Me la ricordo come fosse ieri.Non l'ho usata però.Se non per girare intondo.Avevo paura di cadere.Avevo paura di graffiarmi.Avevo paura di graffiarla.Avevo paura di sbucciarmi le ginocchia.Avevo paura di sanguinare.Avevo paura.Perchè la strada dritta,nuova,liscia,asfaltata,altro non era,in realtà,che un sentiero di montagna pieno di curve,di dossi,e di buche.
E allora mi sono detta che,infondo,stavo bene dove stavo.
Oggi.Sono ancora seduta lungo il ciglio di quella strada.
lunedì 16 novembre 2009
Notte.
Notte.Di pensieri.Che giocano a rincorrersi.Notte di silenzi.Di spifferi,e finestre semiaperte.Notte di coperte.Di lenzuola di flanella.Notte di sorrisi.Di messaggi.Di canzoni.Notte di poesie.Notte di desideri.Di treni da prendere.Di porte da aprire.Di passaggi da sbarrare.Notte di libri.Da studiare.Da leggere.Da raccontare.Notte da immaginare.Notte di storie che aspettano solo di essere scritte.Notte di storie che desiderano solo essere vissute.Notte di me.Notte di te.Notte di noi.Notte di speranze.Di paure.Di magie.Notte di ricordi.Di ferite vecchie.Di abbandoni,fughe,ritorni,ripartenze.Notte di ricerche.Notte di luna.E di stelle che avverano i sogni.Notte di brividi sotto la pelle.Notte di pareti bianche,e pennellate di colore.Notte artistica.Notte.Che ha la forma dei fianchi di una donna.Notte saporita.Notte che fa da preludio al giorno.Cede il passo al sole.Notte per ricominciare.Per fermarsi e respirare.Notte per pensare.Per capire.Per tentare.Notte di scommesse.Vinte,perse,barattate.Notte di bluff.Notte.Di tentativi.Di obiettivi.Di traguardi.Notte pericolosa.Audace.Spiritosa.Notte di :"Non so dove sto andando,ma ci vado lo stesso.Che la corrente mi trasporta".Notte di : "Non voglio pensare,preferisco sentire".Notte di preghiere,tacite aspettative,segreti rancori,felicità rubate.Notte sincera.
'A sera quanno 'o sole se nne trase e da' ' a cunzegna a' luna p' ' a nuttata,lle dice dinto a'recchia:"I' vaco a' casa : t'arraccumanno tutt' 'e nammurate".
martedì 10 novembre 2009
Stamattina.Alla stazione.
... ho incontrato una bambina.Una bambina nera,come il cioccolato.Il cioccolato buono,però.Quello che ne mangi un pezzo e subito ne vorresti un altro.E finisce che te lo mangi tutto,ma non ti senti in colpa.Perchè Oscar Wilde aveva ragione quando scriveva : "L'unico modo per vincere una tentazione è cedere ad essa.Resisti,ed il tuo corpo si ammalerà delle cose che si è vietato,di ciò che le sue leggi hanno reso mostruoso ed illegale.Il corpo pecca una volta e si libera dal peccato,perchè l'azione è un modo di purificarsi.Ed allora non rimane che il ricordo del piacere e la delizia di un rimpianto".
Stamattina.Alla stazione.
... ho incontrato una bambina di cioccolato.Quella bambina si chiama Benedetta.Benedetta mi ha guardata dritta negli occhi,dritta nell'anima.Mi ha pesata,valutata,soppesata,investigata.Con uno sguardo.Uno sguardo soltanto.E poi mi ha sorriso.
Benedetta fa una cosa strana quando ride.Arriccia il naso.Anche io faccio una cosa strano quando rido.Arriccio il naso.
Benedetta teneva tra le mani un giocattolino di plastica.Di quelli che ci metti un'ora a montarli e alla fine nemmeno capisci di cosa si tratta.Benedetta ha teso le braccia e le manine paffute e mi ha detto :"Tuo".Allora io ho preso quel giocattolino di plastica e ho capito che profumava di bimba.Quando ho fatto per restituirglielo,mi ha detto : "No,no.Tieni.Tuo".
Mio.Il mio portafortuna personale.
Stamattina.Alla stazione.Ho incontrato un miracolo.
Grazie Benedetta.
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