venerdì 9 dicembre 2011

Ciò che facciamo in Vita, riecheggia nell'Eternità.

Stanotte, mi manchi tanto.
Tu mi manchi sempre. Ma stanotte un po' di più. Un po' troppo. E' quella mancanza che non puoi sostenere, il peso di un'assenza che non sai sopportare, l'eco assurda del silenzio che si schianta contro il petto ed arriva a mettere un punto.
Stanotte, non ce la faccio. Stanotte mi chiedo perché la stronzissima morte abbia sparato nel mucchio, e abbia scelto proprio te. Te fra tanti.
Stanotte, più di altre notti, non capisco. E allora il cuore si spacca. Un'altra volta. Una volta in più. Una di troppo.
Non c'è giorno in cui il pensiero di te non mi accompagni. Solo chi ha amato, e perso, può comprendere quanto inconsolabile sia questo dolore, quanto incolmabile diventi questo vuoto. E' come un pezzo che ti viene rubato, e poi nascosto. E tu stai lì, e continui a cercare, a rovistare in ogni angolo, di ogni cassetto, di ogni piega dell'anima. Senti che quel pezzo c'è, da qualche parte. Ma non lo vedi. Lo senti, ma non lo puoi toccare. Ti sussurra sottovoce, ed è solo in silenzio che puoi rispondergli.
In ogni lacrima c'è uno spicchio di te. In ogni mattino che vede i miei occhi aprirsi, io mi ricordo del tocco mordace con cui affrontavi la vita, i suoi inganni, e le sventure, i successi e le partenze. E allora ringrazio. Ringrazio Dio, se un Dio esiste, o chi per lui. Ringrazio per avermi fatto vedere una nuova alba, che coincide con una nuova sfida, figlia di una nuova possibilità. Ringrazio, perché io ci sono ancora, e ancora posso provarci. A vivere come tu mi hai mostrato. Perché se io - e chi, come me, ti ha amato - fa del tuo esempio un baluardo contro i travagli della vita, allora tu non muori. Non te ne vai. Non sei lontano. Tu ci sei. Qui con me. Qui con noi. Tutto intorno.
E sento il tuo abbraccio, come una coperta calda, nel freddo di quelle notti che sono notti diverse dalle altre. Notti in cui arrendersi non è concesso. Provarci ancora è un obbligo morale.

Quando qualcuno che ami se ne va, è come un pezzo di cielo che cade. Ora, al posto di quel pezzo, c'è una stella.
Sii Luce. Stanotte, più di ogni altra, illuminami.

7 commenti:

mark ha detto...

Il cielo si riempie di sentimento con queste parole.
In silenzio mi congedo.

AdrianaMeis ha detto...

antonia le tue parole fanno sempre centro nel cuore! ;)

mez° ha detto...

"Quando qualcuno che ami se ne va, è come un pezzo di cielo che cade." E' una frase meravigliosa...che però ferisce. Come tutto quello che hai scritto. Perchè quando una persona che ami non c'è più, diventa difficile anche respirare. E così diventano sempre più lontane le notti trascorse a camminare per la città e ridere...e quei magnifici occhi scuri sembrano solo frammenti di sogni, troppo lontani. Ed io che ancora non ci credo...il suo telefono sempre spento, mai più i suoi sorrisi, mai più scherzi, mai più lui. Un vuoto infinito...che rende inutile e superfluo il resto.

(madis) ha detto...

...che possa esserci la tua luce...

Anonimo ha detto...

Mi ha fatto piangere....

Ale [Tredici] ha detto...

Non ho mai perso qualcuno che amavo, non in questo modo. Però dalle tue parole mi è arrivato il tuo dolore, o almeno qualcosa di lontanamente simile... Un abbraccio

Baol ha detto...

Ci sono notti così e bisogna tribolare perché arrivi il mattino, ma poi arriva