lunedì 24 settembre 2012

Se un uomo ti dice che sei bella prima di fare l'amore con te, non credergli: può darsi lo dica solo per portarti a letto.
Se te lo ripete mentre state facendo l'amore, continua a non credergli: può darsi faccia parte del gioco.
Se te lo sussurra alla fine, mentre ti tiene stretta contro il petto, e non gli importa se il suo braccio dolorante resta paralizzato in una posa innaturale, sotto il tuo collo, a mo' di cuscino ... bhé, allora, forse, puoi cominciare a credergli.
In ogni caso, indipendentemente da ciò che dice lui o chiunque altro, credi sempre in te stessa. Dai forza e convinzione alla persona che sei.


sabato 22 settembre 2012

Ci preoccupiamo tanto di non concederci fisicamente ad un uomo. Contiamo le uscite: la prima sera non esiste al mondo, sarebbe da troie; la seconda, un pensierino ce lo faccio ma resisto, è ancora troppo presto; la terza sera, gli consento di andare in prima base; al quarto appuntamento, le cose iniziano a farsi complicate da gestire; al quinto poi, è una faticaccia. Il vademecum della scopata perfetta, educata, morale, etica, perbenista e di buon gusto. Ma, mentre ci preoccupiamo di non aprire le gambe troppo in fretta, il cuore l'abbiamo già allegramente spalancato, esponendolo a rischi, delusioni, voglia di mettersi in gioco, emozioni e sensazioni indirizzate a chi, il più delle volte, neppure le merita. Troppo attente a difendere - giustamente anche - la nostra "sacralità sessuale", ci scordiamo di quella emotiva e finiamo col "prostituirci sentimentalmente". Non ci accorgiamo che la parte più importante di noi, quella più preziosa - il cuore - l'abbiamo già concessa.

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martedì 4 settembre 2012

Questa estate la ricorderò per la Luna mozzafiato, di una notte inaspettata, da un terrazzo che sapeva un po' di vino, un po' di scherzo, un po' di voglia, e di magliette con strane scritte e di splendida affascinante umanità. Perché, certi uomini, nascono grandi, e la grandezza se la portano addosso, la abitano come fosse una seconda pelle.
 



Questa estate la ricorderò per tutta la pizza che ho mangiato - davvero tanta, davvero buona - gli yogurt con il miele, le escursioni gastronomiche, le amicizie nuove, inattese, arrivate in punta di piedi, con delicatezza, senza sgomitare e senza le quali, adesso, proprio non saprei stare. Perché, certe amiche hanno l'anima bella, e a volte neppure se ne rendono conto.

La ricorderò per le passeggiate a Via Caracciolo, le promesse strette col dito mignolo, gli abbracci che sanno dare senza togliere, i silenzi che non si devono spiegare, le foto scattate con un cellulare che fa schifo, ma non importa, basta il pensiero. E certi pensieri non ti abbandoneranno mai. Perché alcuni amici sono una fortuna che ti capita una volta sola nella vita.
 
Questa estate la ricorderò per tutti i sogni che hanno smesso di essere tali, e si sono tramutati in sfida, partita, scommessa e certezza.

E' stata un'estate atipica. Un'estate magnifica.
 
E così, all'improvviso, fu Settembre. Il mese dei percorsi interrotti e poi ripresi; delle vite sospese che ricominciano a fluire; delle partenze che non hanno mete vacanziere, ma cercano destinazione dentro i passi di chi resta e continua la storia; la pagina pulita, il rigo successivo, il "punto e a capo" dopo gli scarabocchi e le cancellature; l'avanposto dei sogni che si fanno sfida, la culla materna della sfida che si fa certezza; sei l'anno nuovo dentro l'anno stesso; la seconda possibilità di chi, fallendo la prima, cerca rivalsa.
Te ne stai accoccolato sul calendario che penzola in cucina, a metà tra l'estate che, silenziosamente, si defila ed un inverno ancora sonnacchioso e intorpidito. Sei uno scampolo di speranza, voglia di fare, voglia di ricominciare.
 
Benvenuto Settembre. Ti ho aspettato tanto.

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