Notte di pigiami senza maniche, e capelli raccolti. Notte di romanzi e di lenzuola fresche. Bello l'odore di bucato.
Notte di proverbi: "Chi la dura, la vince"; "La speranza è l'ultima a morire"; "Chiusa una porta, si apre un portone" - a me basterebbe pure una finestrella che affacci sul mare. E qualcuno che mi cinga le spalle con dolcezza.
Notte di canzoni, di mappe e di valigie. Voglio le atmosfere fumose degli anni '30; i bicchieri di whisky, i sigari e i pittori surrealisti; il charleston, le prime calze di nylon e lo Chanel n.5.
Notte di dolcissima trepidazione, attese, memorie e facce pulite di serenità. Notte di stelle da perderci il conto. E di costellazioni da disegnare con la punta delle dita. Voglio un messaggio mentre dormo che dica, più o meno, così: "Ciao, non sapevo come entrare nei tuoi giorni ed allora ho pensato di scriverti mentre, probabilmente, stai sognando. Perciò, se non riuscissi ad abitarti la vita, proverò almeno ad abitarti i sogni".
Antonia Storace
1 commento:
la matematica non sara' mai il tuo mestiere?
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