... l'oroscopo di questa mattina: "Le stelle, oggi, vi spingeranno a sbarazzarvi di alcuni inutili scrupoli che ostacolano i vostri progressi. Sarete sorpresi nello scoprire come l'amore sia a portata di mano".
Venti minuti dopo, in una copisteria del corso, una di quelle che ho frequentato spesso in questi lunghi, e faticosi, anni universitari, senza che succedesse mai un emerito niente, due occhi azzurri, incastonati su un sorriso da incanto, mi hanno fulminata.
Ora, potevo starmene zitta, aspettare pazientemente il mio libro, alleggerirmi ancora un po' il borsellino da bimba che mamma mi ha regalato quando avevo quindici anni, impallidire all'idea della mole di studio che, anche questa estate, mi terrà compagnia, e andarmene a casa, mogia mogia, sotto il cocente sole di Napoli.
E invece no.
Erano senz'altro belli i tempi in cui si scrivevano lettere a mano - carta, penna e calamaio - o si restava incollati al telefono, tutta la notte - attacchi tu o attacco io?
Ma quanto è dannatamente più semplice, e meno compromettente, chiedere: "Ti trovo su facebook?" ...
L'occasione va creata. Lo dice anche una pubblicità.
... un paio d'ore dopo, me ne stavo col naso schiacciato contro una vetrina, ad ammirare un'orgia di borse che, consapevoli della loro straordinaria eleganza, davano bella mostra di sé con fare noncurante.
Ho fatto per andarmene, ed ho imboccato l'angolo che svoltava a sinistra, calcolando mentalmente quanti soldi mi fosse già costata l'imminente vacanza, e sentendomi terribilmente in colpa all'idea di spenderne ancora ( molti ) altri.
Poi, quasi senza rendermene conto, mi sono infilata come una scheggia in quel negozio, ed ho detto, semplicemente: "Voglio questa". Mentre mi chinavo a guardarla, la filodiffusione ha riempito l'etere con le note di una canzone: " .. sei un'emozione inaspettata, un sogno indescrivibile .." ... ed allora ho ripensato ad una persona che, fino a pochissimo tempo fa, rappresentava il mio incerto presente. Mi è tornato alla mente che quella era la "nostra" canzone. Poi, ho capito che di "nostro" non abbiamo mai avuto nulla. Ed ho comprato la borsa.
Fuori il vecchio, e dentro il nuovo. Senza che il cuore avvertisse nessun anelito di rimpianto.
Sono guarita.
... nel tardo pomeriggio, mamma urla, dalla mia camera, di correre a darle una mano, che una cascata di libri è venuta giù dall'armadio, e lei non ci si raccapezza.
Ho iniziato a mettere ordine, con l'idea di buttar via le cose inutili, e superflue, coperte dalla polvere del "poteva essere e non è stato", oppure "é stato e meno male che è passato" .. ed ho trovato un vecchio libro, un caro ricordo della mia insegnante di inglese, al primo anno di liceo. Il gabbiano Jonathan Livingston.
Anni dopo averlo letto, lo prestai a qualcuno che amavo molto. Oggi, a distanza di sei anni, ancora rappresenta un enorme punto interrogativo e, senza saperlo, si porta a spasso un pezzo della mia vita.
Il libro ho voluto che me lo restituisse. Quei piccoli brandelli di me, invece, glieli lascio. Forse, un giorno, gli saranno utili. O forse no. Forse, un giorno, ancora lo faranno sorridere, o arrabbiare. Forse, un giorno, li lancerà in aria, come il più bravo dei giocolieri, e li restituirà al vento, e alle sue correnti. Forse, un giorno, saprà cosa farsene. Per adesso, non ha importanza. Per adesso .. va bene così. Senza parole.
Sull'ultima pagina di quel vecchio libro, con la mia calligrafia da quattordicenne, scrissi: "L'amore è un firmamento immaturo, un arcipelago di stelle cadenti ... " ...
Perché se lo scrivi dura. E, a distanza di undici anni, quella scritta c'era ancora.
E' come se oggi, Futuro, Presente e Passato si fossero incontrati e scontrati, nel respiro di poche ore appena. Troppi segni, troppe coincidenze, perché io possa considerarle semplici casualità.
Certi giorni, la Vita ti parla in silenzio. Se tendi l'orecchio, puoi ascoltarne la voce. Se lasci che l'anima si apra al Destino, e dal Destino si faccia sorprendere, puoi trovare le risposte che cercavi da tempo. Come un regalo di mezza estate, che non avevi chiesto, e neppure speravi di ricevere.
Per cui, Signora Vita, io la ringrazio sentitamente. Mi è stata di grande aiuto. Ma non creda di aver estinto il suo debito. Ha un conto ancora lungo da saldare.
Tra venti giorni parto. Abiti corti e leggeri. Schiena scoperta e sandali nuovi. Spalle nude, e nastri di raso per i capelli. Spille, orecchini e trucco leggero.Cocktail di mille colori ghiacciati. Musica, ed allegria, ad ogni ora del giorno, e della notte. Per scandire il ritmo delle cose che mi sono persa, e che ora merito di recuperare. Doveri, obblighi e scadenze mi faranno "ciao ciao" dal molo. Loro restano a terra. Mi imbarco io soltanto. E la mia valigia è troppo zeppa di esperienze nuove da vivere per ficcarci dentro anche quelle vecchie. Se mai qualcuna di queste dovesse trovare il modo di imbucarsi, posso sempre lasciarla annegare in acqua.
Credevo di dover aspettare l'arrivo delle vacanze per partire. Solo ora mi accorgo di essere in viaggio già da molto tempo. Pronta, e desiderosa di emozioni nuove, scintillanti di infinite possibilità inesplorate.
Perdonate l'assenza. Avevo preso le distanze da me stessa. Ora, mi sono ritrovata.
17 commenti:
"Fuori il vecchio, e dentro il nuovo. Senza che il cuore avvertisse nessun anelito di rimpianto.
Sono guarita."
DIO MIO CHE PAROLE MERAVIGLIOSE.. e sante direi anche e aggiungerei che bello tesoro mio...
io come ben sai vorrei gridarlo il prima possibile...SONO GUARITA...!!!! ma ancora qualche piccolo strascico me lo porto dietro ma sono sicura che se ne andrà... tra pochi giorni sarà un anno... tra pochi giorni spero passi tutto...
sai come la penso...ti adoro sei unica
veramente
ti stringo forte forte
Blue
www.aspassoconblue.com
Cavolo, come scrivi bene. E che belle cose che scrivi. Ho letto il tuo post tutto d'un fiato. Complimentoni, a presto!
ps. mi piace un sacco l'idea della valigia in cui non c'è posto per le cose che fanno stare male...
Non credo nelle coincidenze, non ci ho mai creduto.
Preferisco chiamarli segnali.
Segnali che solo un animo proteso e una sensibilità sottile sono in grado di cogliere.
Il più della gente non ci crede. Secondo me, invece, non li vede.
"Credevo di dover aspettare l'arrivo delle vacanze per partire. Solo ora mi accorgo di essere in viaggio già da molto tempo". davvero incantevole questo e tutto il resto, l'incontro tra futuro presente e pasato sotto il cocebte sole di napoli mi ha emozionato. baci
Questo post è deliziosamente introspettivo...mi piace tanto.
Ho sempre creduto nelle coincidenze...nulla accade x caso fosse solo per farti riflettere, pensare, maturare, stimolare. Crescere. Ma solo gli animi sensibili [come sono anche io] sono capaci di ascoltarle.
Ciao, a presto.
Passa da me c è una simpatica iniziativa di coppia :)
http://kamila-peppermind.blogspot.com/
Bellissimo post...Non credo nemmeno io nelle coincidenze...Credo che nelle cose che succedono ci sia un motivo...
è stata davvero una bella coincidenza quella di stamattina. Essermi imbattuta così piacevolmente nel tuo blog ha dato un non so che di diverso alla mia giornata. il post è bellissimo, davvero.
Da me il passato è tornato questa sera, sotto forma di una mail inaspettata che m'ha fatto versare qualche lacrima. Non gliene dedicavo da tempo e ho capito di non essere ancora guarita. Non so ancora se vorrei tornare a quel passato o se più semplicemente non vedo l'ora di lasciarmelo alle spalle e guardare avanti in cerca del nuovo. Ma non vedo l'ora, davvero, di poter gridare a me stessa che sono guarita
Che bellissimo post pieno di vita, di emozioni e di sensazioni. Ti incontro per la prima volta e sono rimasta affascinata. Bello essere in viaggio!
Mi fai venire i brividi. Quel che scrivi è semplicemente meraviglioso!
Beh, si campa anche per giornate così
però per me facebook rimane il male! :)
Nuova follower! Mi piace come scrivi, lieta che ti sia ritrovata ^^
che bello, ritrovarti, sei stata in vacanza? noi ancora in cttà per qualche giorno poi finalmente si spica il volo. un bacio ady
da grnde viaggiatore non posso che commentarti con questa meravigliosa canzone.
l viaggio non è l'emozione di attimi pericolosi
il viaggio è la gioia del tempo
pericolo è stare rinchiusi
Direzione casuale, non prevede sosta
chi viaggia detesta l'estate
l'estate appartiene al turista
Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.
Mischiare presente e ricordi, le strade possibili fatte
fu forse salsedine o neve
fu forse ponente o levante
L'amore lasciato sospeso, qualcuno ne approfittera'
ma questo riguarda il ritorno
remota possibilità
Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.
Se impari la strada a memoria di certo non trovi granchè
se invece smarrisci la rotta
il mondo è lì tutto per te
Paese significa storia e storia significa lingua
impara la tua direzione
da gente che non ti somiglia
Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.
Dire che sei brava è molto poco. Sei strepitosa,le tue parole mi hanno dato una scossa. Sei bravissima,complimenti! Ti seguo molto volentieri! Passa da me, ti aspetto nel mio blog fotografico! Con amore,Giorgia.
http://georgia-photographer.blogspot.com/
Chiss'a se fra undici anni potremo ancora attenderci che blogspot ci caschi addosso con quello che scriviamo oggi sulle terze di copertina. Meglio stamparsi subito un copia, va...
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